venerdì 1 marzo 2013

Un libretto / quaderno da provetti legatori

Ripropongo un tutorial vecchio di anni e anni, pubblicato all'epoca su un mio precedente blog, ma che su questo trova la sua degna collocazione.

Cliccate sulle immagini per ingrandirle.

Materiali

- 15 fogli formato A4 di carta sottile e leggera oppure 12 di carta ruvida, quindi più spessa (preferibilmente color crema per simulare l'effetto pergamena);
- 2 rettangoli 11x16 cm di cartoncino spesso (vanno bene i "retro" dei bloc notes o degli album da disegno);
- 2 listarelle 1,5x6 cm di cartoncino leggero e flessibile;
- 1 rettangolo 21x30 cm circa di cartoncino marrone e ruvido (il cartoncino marrone ricorda una rilegatura in pelle, ma si può dare libero sfogo alla fantasia con carta da regalo o fogli di carta fatta a mano);
- 2 foglietti 10,5x15 cm di carta grezza o marmorizzata (oppure della stessa carta che avete usato per le pagine);
- filo da cucito grosso e resistente, tipo "attaccabottoni" di colore bianco (non quello per imbastire!);
- colla tipo gel (l'Attak è troppo veloce, le colle viniliche troppo acquose e la colla stick rischia di non tenere);
- fermacampioni da 12mm di altezza (facoltativi);
- nastrino rosso (facoltativo);
- cutter, forbici.

1. I fascicoli

Tagliate a metà i fogli di carta perpendicolarmente al lato lungo e piegateli a metà; formate quindi 6 fascicoletti da 5 foglietti piegati: i foglietti piegati si chiamano bifogli, i fascicoli invece quinioni.
Se avete scelto fogli di carta ruvida, formate 6 fascicoli da 4 bifogli, che si chiameranno quindi quaternioni.
Consiglio di piegare i fogli pochi alla volta e con cura; una volta formati i fascicoli lasciateli chiusi sotto qualcosa di pesante per qualche ora perché prendano bene la piega, ma se avete fretta potete proseguire subito.
Incollate le listarelle di cartoncino, che diventeranno i nervi del libretto, su uno dei due cartoncini (i piatti), in base alle misure proposte in figura.

Piegate all'insù i nervi e appoggiate sopra i fascicoli, così da poter segnare a matita sul dorso degli stessi la posizione dei nervi. A questi puntini aggiungetene altri due a 5 mm dal bordo.
Procedete quindi alla grecatura col cutter: incidete sui segni dei taglietti, facendo attenzione che anche il bifoglio centrale venga bucato; questi taglietti guideranno la cucitura.


2. La cucitura

Eccoci alla cucitura. Il metodo scelto è antico quanto il libro (sul serio!) e, anche se non sembra, molto semplice da eseguire: prendete ago e circa 110 cm di filo e seguite attentamente l'iter della cucitura proposto nelle foto (attenzione a non annodare il filo! La lunghezza è insidiosa ma indispensabile per evitare brutte aggiunte).
Ho fotografato i passaggi per i primi 3 fascicoli (ovviamente s'ha da continuare fino all'ultimo) e segnalato alcuni punti da tener d'occhio.



3. Piatti e coperta
Prendete l'altro piatto di cartone e incollateci sopra i nervi e il pezzetto di filo restante, lasciando quindi per qualche minuto il libretto "nudo" sotto un peso.
Appoggiate il libretto aperto al centro del cartoncino colorato e segnate i punti evidenziati nell'immagine.
Importantissimo: non appoggiate la punta della matita attaccata ai piatti! I piatti di cartoncino hanno uno spessore e la coperta rischia di tirare se non ne tenete conto, fate quindi i segni a un paio di mm dal bordo dei piatti.
Ritagliate il cartoncino come proposto nell'immagine e sagomatelo sul libretto con attenzione, magari aiutandovi con una penna che non scrive o col lato non tagliente del cutter: queste pieghe preparatorie aiuteranno al momento della collatura.
Chiudete quindi il libretto con la coperta "addosso" senza colla e lasciatelo ancora un po' sotto peso per fissare le pieghe; se vi sentite sicuri del vostro lavoro potete già cominciare a incollare.
Per la collatura procedete un piatto alla volta, prima il "dorso" e poi le "ali".
Appoggiate sul cartoncino colorato il piatto e ripiegate le ali con calma: finché la colla è fresca può essere aggiustato per bene. Lasciatelo un attimo fermo perché la colla si asciughi e procedete col secondo piatto, richiudendo ogni tanto il libro perché la coperta si incolli "comodamente" a libro chiuso.


4. Gli ultimi dettagli
Passaggio facoltativo: a matita segnate dei punti su entrambi i piatti come proposti nell'immagine e, aiutandovi col cutter e con una matita, praticate dei fori che attraversino tutto il piatto per potervi poi inserire i fermacampioni. Non stringeteli troppo, infatti serviranno da agganci per poter chiudere il libretto col nastrino.
I fermacampioni possono essere usati anche come borchie applicandoli agli angoli dei piatti o come decorazioni (in questa veste sono più adatti in libri più grandi di quello qui proposto)
Incollate infine i foglietti di carta grezza o marmorizzata all'interno dei piatti (saranno i fogli di guardia) per coprire le aree collate, le alette dei fermacampioni ed eventuali sbavature.
Passaggio facoltativo: usate il nastrino colorato per chiudere il libretto.
Sarà carino, ma ha anche uno scopo meramente pratico: per la realizzazione sono stati usati materiali ben poco flessibili rispetto a quelli usati dagli antichi legatori (pelli trattate e cuoio), quindi il libretto tenderà inevitabilmente ad aprirsi un po', soprattutto se la coperta è stata fissata troppo stretta. Il nastro salvaguarderà le pagine del vostro lavoro e col tempo lo "obbligherà" a stare chiuso.

Nota conclusiva: per questo tutorial ho adattato a materiali di facile reperibilità un laboratorio per ragazzi che facevano qualche anno fa al Museo dell'Istituto centrale per il restauro e la conservazione del patrimonio archivistico e librario, a Roma. Non so organizzano ancora il laboratorio, ma il museo merita una visita.

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